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Ikigai e la contabilità da remoto: come ho trovato il senso nel mio lavoro

  • Immagine del redattore: Alessandra Lucà
    Alessandra Lucà
  • 10 feb
  • Tempo di lettura: 3 min
La mia scoperta dell’Ikigai

Ci sono libri che ti cambiano la prospettiva sulla vita, e per me Ikigai – Il metodo giapponese per trovare il senso della vita è stato uno di questi. Quando l’ho letto, mi trovavo in un periodo di riflessione: sapevo di voler fare un lavoro che mi desse indipendenza e soddisfazione, ma non ero sicura della strada da prendere.


Questo libro mi ha spinto a farmi le domande giuste: Cosa amo fare? In cosa sono brava? Di cosa il mondo ha bisogno? Per cosa posso essere pagata? Rispondere con sincerità mi ha portato a una decisione che ha cambiato la mia carriera: diventare contabile da remoto.


Oggi voglio condividere con te come ho applicato il concetto di Ikigai alla mia professione e come potrebbe aiutarti a trovare maggiore senso nel tuo lavoro.


ikigai nella contabilità da remoto

L’Ikigai e la contabilità da remoto: il mio percorso

L’Ikigai si basa sull’equilibrio tra quattro elementi fondamentali:

1. Ciò che ami

2. Ciò in cui sei bravo

3. Ciò per cui puoi essere pagato

4. Ciò di cui il mondo ha bisogno


Applicarlo alla mia professione mi ha aiutato a trovare una strada che fosse non solo redditizia, ma anche appagante.


1. Ciò che amo: la contabilità come rifugio

Per me, la contabilità non è mai stata solo un lavoro. Fin da subito l’ho amata, perché mi rilassa e mi permette di isolarmi dal mondo. Mentre lavoro con i numeri, entro in una dimensione di concentrazione totale, dove tutto il resto passa in secondo piano.


A volte le persone vedono la contabilità come qualcosa di noioso, ma per me è il contrario: è un’attività che mi dà equilibrio, ordine e soddisfazione. Lavorare da remoto ha reso questa passione ancora più preziosa, permettendomi di gestire il mio tempo nel modo che preferisco e di creare un ambiente di lavoro in cui mi sento davvero a mio agio.


2. Ciò in cui sono brava: precisione, costanza e problem solving

Se c’è una cosa che mi caratterizza, è la precisione. La contabilità è fatta di regole e scadenze, e per me rispettarle è una questione di professionalità e serietà. Non lascio mai nulla al caso e mi assicuro che ogni dettaglio sia corretto.


Ma c’è un altro aspetto che ho scoperto essere fondamentale nel mio lavoro: la caparbietà. Non mi arrendo di fronte alle difficoltà, anzi, sono determinata a trovare sempre la soluzione giusta a ogni problema. Questo atteggiamento mi ha aiutato a crescere professionalmente e a costruire un metodo di lavoro affidabile, in cui i miei clienti sanno di poter contare su di me, soprattutto nei momenti più complessi.


3. Ciò per cui posso essere pagata: il valore del lavoro da remoto

Uno degli aspetti più rivelatori del mio percorso è stato capire che posso essere pagata per fare quello che amo, ma alle mie condizioni.


La contabilità da remoto mi ha permesso di:

• Scegliere i clienti con cui voglio lavorare.

• Organizzare il mio tempo in modo più flessibile.

• Offrire servizi su misura, senza le rigidità di un lavoro da dipendente.


Grazie alla digitalizzazione, posso lavorare con clienti da tutta Italia senza limiti geografici. Ho trasformato la mia professione in un’attività indipendente, sostenibile e in linea con il mio stile di vita.


4. Ciò di cui il mondo ha bisogno: semplificare la vita ai miei clienti

L’ultimo tassello del mio Ikigai è stato capire che la contabilità, per molte persone, è fonte di stress e confusione.


Il mondo ha bisogno di professionisti che non solo sappiano gestire numeri, ma che sappiano anche rendere più chiara e accessibile la gestione finanziaria. Questo mi ha portato a creare un metodo di lavoro che non si limita alla semplice tenuta contabile, ma che aiuta i miei clienti a sentirsi più sicuri e consapevoli delle loro finanze.


trova il tuo ikigai

Come trovare il tuo Ikigai

Se anche tu stai cercando maggiore soddisfazione nel tuo lavoro, ti consiglio di iniziare con queste domande:


1. Cosa ti appassiona nel tuo lavoro? Anche se oggi ti sembra solo un dovere, prova a guardarlo da un’altra prospettiva.

2. In cosa sei davvero bravo? A volte diamo per scontate le nostre competenze, ma ognuno di noi ha un talento unico.

3. Come puoi trasformare la tua passione in qualcosa di remunerativo? Il mondo del lavoro sta cambiando e ci sono tante opportunità da cogliere.

4. In che modo puoi rendere il tuo lavoro utile agli altri? Trovare il modo di avere un impatto positivo rende tutto più gratificante.


Per me, scoprire l’Ikigai è stato un punto di svolta. Non è stato un cambiamento immediato, ma un percorso fatto di piccoli passi e di scelte più consapevoli.


Se oggi mi guardo indietro, sono felice di aver preso in mano la mia carriera e di aver costruito un lavoro su misura per me.


E tu? Hai trovato il tuo Ikigai? Condividi la tua esperienza nei commenti!

 
 
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